BURNING PARADISE
Di Ringo Lam - Hong Kong 1994

Durante la dinastia Ching, i monaci Shaolin si oppongono al governo Manchu, e per questo vengono braccati come cani. Fong Sai Yuk, imbattutosi in una truppa dell' esercito, viene catturato e il suo maestro brutalmente ucciso. Verrà portato al tempio del Loto Rosso, dove ad attenderlo vi sarà un maestro malvagio potentissimo...
Ringo Lam si cimenta in una personalissima quanto romantica incursione nel wuxiapian, prendendo liberamente spunto dalla vita del noto maestro Shaolin. Il regista calca la mano in modo allucinante nel gore con trappole, teste decapitate, carni lacerate, persone divise a metà: un campionario di atrocità mischiate ad un erotismo brutale tale da lasciare di stucco anche chi il genere lo conosce bene. Ma non c' è comunque da spaventarsi: perchè Burning Paradise è un film dal ritmo elevato, dall' azione splendidamente coreografata, contenente tutti gli elementi che piacciono del genere e anche di più. Si potrebbe comunque discutere sulla totale pochezza della trama, senza una sceneggiatura che possa essere chiamata tale, rea di rendere i personaggi nulla più che sporadiche macchiette senza spessore. Un difetto, questo, che rende il film non più di un leggero passatempo, quasi che il regista ci abbia messo più classe che sentimento. Dategli un' occhiata, se non per il fatto che è arrivato anche qui da noi ( con il titolo di Duello Al Tempio Maledetto ), ma non aspettatevi granchè. Divertimento girato con classe ma fine a se stesso, da contornare con alcool e patatine.